Ecco un classico vino “buono” della Loira classica, un Pouilly Fumè pieno, minerale, che sa soprattutto di pietra focaia, per niente di bosso o pipidigatto, floreale deciso e sincero e soprattutto che in bocca ti prende e ti lascia difficilmente. Non si tratta di un mostro sacro come Daguenau, ovvio, ma questo vino rappresenta per me tutto quello che dobbiamo aspettarci in un vero Sauvignon dei Vigneti Centrali. 12,5 di alcol, spessore, consistenza, media persistenza ma soprattutto questa mineralità da terroir quasi indistinguibile. Finale amarognolo piacevole che richiede crostacei con poco pomodoro, magari anche un bel crudo. Direi anche ottima la scelta di consumo, da non aspettare piùdi tanto ma neanche da bersi tanto prima di oggi, altrimenti le note citrine e fruttate sfumano troppo la mineralità.
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