Vi confesso che ero davvero nervoso almeno da una settimana che questa degustazione aveva diverse incognite e, per quanto all’interno del Festival della Creatività, ma un minimo di teoria (qui trovate quella sulla risonanza e pressione degli strumenti musicali, e qui il circolo di Oswald dei colori del vino) dietro gli abbinamenti andava proposta e spiegata al pubblico che magari non sapeva esattamente cosa aspettarsi.
Poi per complicare la faccenda ci siamo pure messi a cercare un brava cantante Jazz da far esibire per 2 dei 5 pezzi. Insomma di motivi perchè le cose potessero andare male ce ne erano eccome! E invece grazie all’attenzione davvero impressioante del pubblico, alle spiegazioni chiare e lucide di Mirco Mariotti e alla voce bellissima di Filomena Menna, pare che tutto sia filato liscio. Per non parlare del mio personalissimo sogno ad occhi aperti quando ho sentito Nothing Else Matters sparata a volume altissimo nel padiglione…
Come richiesto e come annunciato in sala, riportiamo qui vini e canzoni abbinate proposte oggi. (Cliccate sul nome della canzone per ascoltarla su LastFM gratis e sul nome del vino per il sito del produttore).
Per i più pigri abbiamo anche pubblicato un iMix su iTunes (scaricabile sul vostro computer).
1- Nothing Else Matters – Metallica con Contadi Castaldi Satèn Brut 2004
Qui la dolcezza della canzone si sposa con la soavità dei profumi dolci e caldi tipici del Saten ma al contempo la freschezza e la bollicina risuonano con le chitarre e le percussioni molto secche del brano. Melodia e potenza in musica, eleganza e bollicine nel vino (e se volete sapere come nasce un vino così, leggete qua). Si okkei poi ci sono i Metallica quindi va tutto bene…
2- Love is Noise – The Verve con Vermentino Campo Vernino 2007 Agricoltori del Geografico
La “verve” della canzone e del vino sono in abbinamento “giallo” ovvero su toni caldi, squillanti, freschi e acidi. Non troppo impegnativo ma vino dal grande corredo aromatico mediterraneo con note floreali, speziate e di macchia mediterranea che risuonano con la complessità dei cori che si inseguono nella canzone. Il finale del vino, minerale e sapido, contrasta le sensazioni dolci al naso risuonando con il controcoro e la melodia sottesa nelle fasi finali del brano.
3- The days of wine and Roses – Ella Fitzgerald (cantata da Filomena Menna) con Rosae Menmosis 2006 di Villa Petriolo.
Un Chianti che non t’aspetti, una grazia e un aroma diffuso di fiori e frutta lieve e suadente come le note della canzone che ti entra sotto pelle piano piano e col tempo si arricchisce di speziature e profumi più complessi così come gli arrangiamenti della canzone e il solo di sax. Vedi anche nel post dedicato nel blog della produttrice Silvia Maestrelli (in sala c’era la sorella Simona, bionda e spumeggiante come Silvia, davvero una grande famiglia).
Ecco qua il video, giù su Youtube e NON per merito mio!
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lnPkdVNOlts[/youtube]
4- Hard Sun di Eddie Vedder con I Balzini Black Label IGT 2000
“La felicità non è vera se non è condivisa” dice il libro portato sullo schermo e musicato dal frontman del Pearl Jam Eddie Vedder. La sua voce mai banale e le tonalità calde e arpeggiate del vino si armonizzano al caldo abbraccio del Black Label con il suo cassis, la mora, la frutta di bosco, la spezia ben dosata, il tannino levigato. Il 20% di Sangiovese mantiene alta l’acidità del vino così come la chitarra e le percussioni tengono il brano lontano dai clicheè di una classica ballad americana. E poi anche qui, chi ha vibrato in gioventù su Rearviewmirror non può restare indifferente…
5 – Warwick Avenue di Duffy con Vin Santo del Chianti Rufina Selvapiana 2001
Il brano parte suadente ma semplice così come il vino colpisce sommessamente con una dolce albicocca per poi allargarsi in un ventaglio di espressioni dolci e tostate con una volatile sul punto di pungere ma sempre al suo posto.
La canzone si velocizza e gli arrangiamenti si complicano, il vino si apre e i profumi si moltiplicano ma il focus resta sempre nella piacevolezza, entrano percussioni e archi, il vino risponde con acidità e mineralità da grande terroir e una ampiezza di note agrumate e tostate da abbracciare ogni melodia. Un grande regalo di Federico Giuntini, uno dei vini dolci più grandi d’Italia per chiudere la degustazione in bellezza e armonia.
Semplicemente geniale… grande!
Semplicemente geniale… grande!
dai dici così solo per i metallica…;-)
Grande Andrea! Ringrazio tantissimo te e tutti gli “attori” di questo evento, che spero possa dare un inizio a questo ragionamento…
Ti mando subito i testi che mi ha richiesto…
A presto!
Mirco
più che altro Mirco scrivine anche sul tuo blog poi integriamo il tutto in un documento pdf che diffondiamo a giro…ancora bravissimo per ieri
Ma grazie!!! Un’idea fantastica, bravi Andrea e Mirco. E la voce di Filomena Menna, poi…Il Rosae s’inchina e ringrazia. Speriamo di poterlo ripetere presto, un abbraccio virtuale a tutti e due da me e Sister Saimon. Grazie tante. Per finire in musica: ricominciamoooooooooo?! 😉
Io vorrei veramente ringraziare Andrea e Mirco. L’idea è bellissima e poter partecipare a questa iniziativa per me è stato un onore!
Grazie!!!!