Post di fine anno “obbligatorio” e ci urge fare un minimo di bilancio prima di lasciare il passo ad un 2011 che ci appare quantomai interessante e risolutivo (per non dire inquietante sotto aspetti tecnologici e umani), per il cibo e il bere italiano in genere, ad una specie di grande bivio da gestire con intelligenza e costrutto. Ovvero se è uno dei pochi punti di forza rimasto al made in italay, come pensiamo di gestirlo?Su scala molto più piccola, qui in casa Gori il 2010 nonostante la propensione per il web ha portato un sacco di libri sotto l’albero…ovvero per quanto riguarda la cucina un grandissimo numero di recensioni sulle guide (graditissime e onoratissimi delle parole ricevute da Gambero Rosso, Bibenda, Espresso, Touring Club, Mangiarozzo, la SpagoGuida e l’ultimissima nata Foodies) e le ricette di Paolo Gori in grande formato e in grandi foto su Tradizione Gusto e Passione.
Poi i due libri addirittura quasi in contemporanea che ho scritto ovvero Divinando Le Stelle nel Bicchiere e il Vino del Mondo perAssociazione Italiana Sommelier, due soddisfazioni enormi entrambe diverse e condivise con persone molto significative che hanno aiutato non poco il sottoscritto e questo blog a diventare quello che sono.
In cucina hanno riscosso un grandissimo successo alcuni dei piatti di Nonna Irene riscoperti e riproposti da Paolo come le bracioline rifatte in salsa o il sugo svelto con fegato e pomodoro. Per non parlare dei vari piatti “unici” in occasione delle serate a tema che hanno accompagnato gli oltre 200 vini che abbiamo assaggiato insieme nei nostri venerdì. Alcuni di questi piatti li proporremo anche a Torino nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità Italiana grazie a Eataly e Fontanafredda che hanno chiesto a Paolo Gori di animare la cucina che fu dei Savoia per una settimana a settembre 2011 nell’ambito di Osterie unite d’Italia.
Tra i vini più venduti, si conferma il vostro amore per il Morellino di Scansano, Montecucco e il Nobile di Montepulciano, arrivati quasi a ridosso dei best seller del Chianti Classico, almeno nella categoria sotto i 20 euro. Al di sopra, regna incontrastato Bolgheri con qualche raro exploit di Brunello di Montalcino. Interesse sempre maggiore per i vini biodinamici e naturali e vitigno rivelazione il Pinot Nero toscano che avete apprezzato in ogni forma, prezzo, denominazione e stile. Molto in crisi i vini varietali e quelli al di fuori delle DOC più conosciute anche se i nomi più conosciuti si sono salvati senza problemi.
Difficile pensare ad un 2011 più ricco da questo punto di vista ma almeno confidiamo che molte delle promesse tecnologiche che abbiamo mostrato in tv su La7 possano diventare realtà il prima possibile e che riusciamo a cavalcare senza esserne travolti alcune delle eno-tendenze 2011 che ho provato a scrivere su Intravino…senza esagerare che la tradizione è una cosa serissima che qui in casa mettiamo davanti a tutto tranne che all’intelligenza.
Ma l’aspetto che in realtà ci sta più a cuore e che Da Burde continuiate a sentirvi un poco a casa vostra e che possiamo sempre ristorarvi e aiutare a rendere le vostre giornate meno faticose e più saporose…
Insomma come dicono i’mmi zio e i’mi babbo, buona fine e miglior principio!!!
[foto Alessandro Morichetti]