Il nome si fa ogni anno più lungo e complesso ma resta sempre e solo (per fortuna) LUI ovvero uno dei capisaldi imprescindibili della nostra enologia toscana e italiana. Un vino che stacca da ogni altro prodotto alle nostre latitudini per dare un cabernet elegantissimo e voluttuoso che si ispira ai modelli bordolesi (Lafite in primis) per coniugarne ricchezza di frutto ed eleganza con il genius loci bolgherese. Il risultato (per il 2004) è un vino molto femminile dai profumi dolci e speziati incastonati in un cesto di frutta di bosco nitido e distinto. Il naso è completato da sentori balsamici (menta, mirto, anice) e da terziari leggeri come pelle, liquirizia, tabacco e caffè. In bocca è già mordibissimo, equlibrato con tannini setosi e a tratti impercettibili. Acidità appena accennata e alcol misurato e persistenza tendente all’infinito completano il quadro di un vino ancora una volta impressionante per come riesce a coniugare complessità eleganza e piacevolezza di beva.
Adesso però lasciamolo in cantina per qualche anno!
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Sassicaia 2004 Tenuta San Guido
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Definitely THE wine that stands out all of Italy’s Cabernet production with a blend that really seems coming out from the Pauillac and not our beloved Tuscany. But the Sassicaia in a good shape like vintage 2004 is able even to outrun the Franch cabs for warm and depth of fruit. Here we can find yet a lot of woody aromas and spicy smells coming from the long barrique aging but the fruit lays beneath. A wine that you can expect good developing with the years and coming out even better than the famous 1985 and 88 vintages