Verdetto ostico quello che abbiamo dovuto emettere ieri sera con 60 persone impegnate nella degustazione dei vini della Barone Ricasoli e soprattutto nella scelta di cosa abbinare al Cinghiale in Dolce e Forte di Paolo Gori: meglio la succosa voluttuosità femminile del Sassicaia 2004 (impressionante per complessità di profumi e persistenza) oppure la mascolina polposità tannica del grandissimo Castello di Brolio? L’annata 2004 ci ha regalato un Sassicaia finalmente in ottima forma con un’armonia e un equlibrio che solo le grandi annate possono dare e a Brolio ha fatto nascere un vino di imponente struttura e trama polifenolica che ieri sera ha davvero impressionato i presenti.
Due vini diversissimi che hanno diviso il pubblico. A livello di profumi e come vino da ipotetica conversazione, il Sassicaia si è dimostrato imbattibile ancora una volta con un fascino tutto suo che lo stacca dal 99% della produzione toscana ma a tavola con il nostro Cinghiale e il prosciutto arrosto il Castello si è preso una sonora rivincita risultando molto più adatto e gradevole del quasi stucchevole Sassicaia. Del resto quando un vino è in equilibrio non è mai facile da abbinarsi mentre un Castello giovanissimo e tannico ha trovato nella dolcezza e untuosità del Cinghiale un perfetto bersaglio su cui agire.
Come sempre, trovate su Flickr il resoconto fotografico della cena.
La serata ci ha permesso di conoscere inoltre meglio la realtà grandissima (1200 ettari!) del Barone Ricasoli, qui raccontata da Sveva Consonni Folcieri.