Ed ecco la protagonista della serata ovvero la venerabile 38enne Riserva 1970, una delle storiche annate custodite nel caveau della Badia. Un vino che si faceva molto diversamente da oggi con botti di castagno, niente selezione massale, sangiovese insieme a trebbiano e malvasia e canaiolo e mammolo, vinificazione in cemento…Un mondo ormai andato ma non è per niente andato il fascino di questi vini. Nel bicchiere è arancio vivo con ancora un pò di granato, profumi terziari di lacca, smalto, goudron, tartufo
humus e sottobosco autunnale, selvaggina, tabacco, liquirizia il tutto
in una eleganza impressionante e una magia emozionante che ti trasporta
immediatamente a Gaiole nei corridoi della Badia. Una emozione veramente
difficile da descrivere! Ne abbiamo assaggiate due bottiglie, separatamente
e tra le due c’erano alcune interessanti differenze.
Clicca qui per la degustazione della prima bottiglia
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Badia a Coltibuono 1970
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