Ed ecco il pezzetto di storia del vino maremmano che arriva sul mercato solo un anno dopo il PoggioValente e che dimostra fin da subito le sue potenzialità. A detta di molti il migliore della serata anche se presentava uno stato evolutivo molto più avanzato degli altri. Gianpaolo ci racconta che quell’anno la Maremma gli giocò un brutto tiro con 3 giorni in cui l’uva maturò in maniera velocissima e inaspettata. Col senno di poi una vendemmia leggermente anticipata avrebbe giovato al vino che infatti adesso, pur elegantissimo e intrigante, presenta note ossidative molto pronunciate, simili al profilo di un Rufina degli anni 80.
Per avere una idea di come si presentava questo vino nel 2000 (anno di debutto sul mercato) leggetevi questa interessante degustazione di Lavinium.
E qui per leggere cosa ne pensa il grande Paolo Baracchino.
Clicca qui per una digressione sul colore del Sangiovese in Maremma.
Clicca qui per il video della degustazione.
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capatosta 98
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Aggiornamento: Giampaolo mi fa notare il lapsus che mi ha fatto scrivere Maremma IGT…ma era per sottolineare che a Scansano, diversamente che nel Chianti, la rivoluzione della qualità è stata fatta all’interno della denominazione e non uscendone come nel caso dei Supertuscan.