Piccolo approfondimeno ad un mesetto di distanza dalla degustazione di maggior successo dello scorso anno.
Già vi ho detto perchè abbiamo provato a fare questa eresia della Bistecca abbinata con lo Champagne specificando che si trattava di una provocazione ma anche un modo di verificare il famoso detto che la bollicina sta bene su tutto…
Il tutto spingendo un pò ai limiti il lavoro e la frontiera del Sommelier in Toscana e di quello che dovrebbere essere appunto il ruolo di un sommelier, ovvero quello di consigliare al cliente secondo le sue esigenze (comprese quelle “natalizie”) quanto di meglio c’è in cantina per abbinare ai piatti che desidera mangiare. Quindi una specie di servizio pubblico e di guida per chi ama lo Champagne e la CO2 in genere ma che non ha voglia sempre di procurarsi ostriche, astici, caviale e quant’altro di tradizionalmente abbinato alla nobile bollicina.
E in effetti la serata è andata via benissimo con 37 bottiglie in 58 persone senza nessun mal di stomaco, nessun attacco da solforosa e (almeno per quelli con cui mi sono sentito o che ho incontrato dopo) nessun mal di testa del giorno dopo.
Riprova che lo Champagne quello giusto merita veramente tutto il successo che ha sempre avuto e che continua ad avere travolgente.
Ho visto tanto interesse e anche tanta voglia di scoprire una bollicina insolita che uscisse dagli scaffali dei supermercati e in questo i nostri RM si sono davvero superati per risultare freschi vivaci e mai noiosi.
La cucina toscana è cucina da vini rossi è vero ma dopo questa serata mi sento molto più tranquillo a servire Champagne da Burde (di nascosto a zio Giuliano, è ovvio) perchè sono venuti fuori insospettabili matrimoni d’amore come quello del Rosè con la Ribollita e del Pinot Meunier sul prosciutto arrosto che rimarranno nella memoria di molti.
Sugli altri c’è da andare ovviamente più cauti, specie sulla bistecca, ma devo dire che è stato davvero divertente verificare sul campo le teorie della sommellerie internazionale in materia.
Dal punto di vista didattico ais la tanto ricercata armonia tra bistecca e champagne è comunque irrealizzabile e cerco di mostrarvelo sul nostro grafico abbinamento cibo vino:
I problemi maggiori sono proprio nel forte squilibro tra la componente della Succulenza della bistecca che avrebbe bisogno di tannino (marginalmente presenti in qualche millesimato, come pure nel nostro grandissimo Beaufort 94) o di alcool (ma raramente gli champagne vanno sopra i 12,5%). E’ proprio il tannino bello sveglio che ci fa piacere la carne rossa ad esempio con dei Chianti Classico Riserva o dei Nobili di Montepulciano!
Altri punti critici sono la persistenza gusto olfattiva della bistecca che è sì importante ma non così come la PAI del vino. Già meglio l’aromaticità della carne sul profumo e sull’intensità del vino ma in bocca la situazione non è bilanciatissima!
Situazione molto più armonica e sorprendente per gli altri piatti come il prosciutto arrosto che si è rivelato straodinario abbinato allo Charpentier Brut Reserve a base Pinot Meunier dove la succulenza del piatto era molto inferiore e anzi avevo bisogno di freschezza nel vino per contrastare un pò di secchezza della carne e dove la persistenza gustativa del vino e del cibo erano davvero paragonabili. Altri dettagli interessanti sono che la carne aveva una maggior grassezza e questo permetteva di utilizzare al meglio la capacità sgrassante della CO2 del vino e anche per la leggera tendenza dolce delle patare arrosto, la sapidità del vino era più che sufficiente. Quindi come vedete dal grafico qui sotto, situazione molto più armonica e appagante.
E a proposito di teoria, vi segnalo qui alcune delle riflessioni che abbiamo fatto con Paolo e Graziano della Vinoteca al Chianti e riporto la lista dei post degli Champagne della serata per vostra comodità.
Qui infine la foto gallery dell’evento.
Digressioni e riflessioni
Introduzione allo Champagne RM e alla serata
Temperatura di Servizio Champagne
Colore dei Rosati
Uso del liquer d’expedition
Abbinamenti impossibili
Scegliere uno champagne da importare in Italia
Dinamica della bollicina nel palato
Degustazioni Champagne
* Michel Genet – Chouilly Champagne Extra-Brut Blanc de Blancs à
Chouilly Grand Cru Champagne AOC
* René Geoffroy – Cumières Champagne Rosé de Saignée Premier Cru
* J. Charpentier – Villers-sous-Chatillon Champagne Brut Réserve
Pinot Meunier, Pinot Noir
* André Beaufort – Ambonnay Le Brut Millésime Grand Cru 1994
* Jaques Copinet – Montgenost sur Marne Champagne Demi Sec Rosè