Eccoli qui i tre campioni che si sono divisi le preferenze degli astanti presenti ieri sera da Burde. é stata una serata molto interessante con 7 diverse interpretazioni del Merlot, capaci di emozionare e di farci capire che questo vitigno è stato forse un pò troppo presto (complici “Sideways” e certa pratica di piantarlo ovunque) abbandonato e caduto in disuso…o certamente passato di moda.
E invece di fronte a questi sette vini non possiamo che dire che il Merlot in Italia e in Toscana in particolare ha ancora molto da dite al mondo enologico.
Si va dal Pulleraia, un Merlot maremmano (quindi per dirla con Lorenzo Landi, un posto dove il merlot non dovrebbe essere piantato) che rivela ottime doti di freschezza e bevibilità, senza stancare, senza stupire ma risultando più che convincente per una vena sapida curiosa, niente sovramaturazione e bel frutto, una sorpresa. per molti, al Torre di Montemaggio, un Merlot da Radda in Chianti che chianteggia tantissimo tanto da risultare uno dei meno riconoscibili come Merlot.
Quindi Terroir finalmente sugli scudi, comprovato anche dal Gaudio, unico umbro da Orvieto, uno dei rarissimi Merlot del centro italia ad emergere negli ultimi anni, qui in un momento un pò introverso della sua evoluzione ma pur sempre capace di raccogliere 3 bicchieri Gambero Rosso. Di altra categoria, ma anche e soprattutto come prezzo, gli altri merlot in gara con un terzetto da paura in cima alla nostra classifica con Galatrona che si impone su un grandissimo (ma ancora in netta evoluzione) Conseillante 2001 e un classico come il Desiderio Avignonesi. Un pò fuori gara il campione più insolito e caratteristico, il Girolamo di Castello di Bossi, plurivincitore del premio Miglior Merlot d’talia, e assaggiandolo si capisce presto il perchè: è totalmente diverso da tutti gli altri! Non che non si riconosca che è Merlot ma suona così diverso e dai terziari così intrecciati che si differenzia notevolmente dai merlot classici.
Quindi la classifica finale vede al primo posto Galatrona 2004 con 11 preferenze (e riassaggiandolo non posso che metterlo anche io al primo posto) poi la Conseillante con 9 punti (ma risentiamolo tra 10 anni…) , al terzo Desiderio Avignonesi con 6 e infine Girolamo con 4 punti. Gli altri a parimerito con 2 punti.
Tirando le somme direi che per una volta il prezzo si è rivelato specchio fedele della realtà con 7 vini in ordine praticamente esatto come quello dei loro valori commerciali e questo dovrebbe far capire che almento per il Merlot i nostri produttori hanno le idee chiare e che chi era in sala ieri sera non era proprio alle prime armi con il vino!
Tant’è che 1 persona (un sommelier valdelsano) ha riconosciuto alla cieca tutti e 7 i campioni e ben altre 4 persone (NON sommelier) sono sate in grado di riconoscerne 5 su 7. Al vincitore in premio una bottiglia di Pulleraia e ai secondi una bottiglia di Torre di Montemaggio.
Ecco i link dei video della serata:
– Chateau la Conseillante 2001 Pomerol AOC
– Fattoria di Petrolo Galatrona Toscana IGT 2004
– Desiderio Cortona DOC Avignonesi 2004
– Tenuta le Velette Gaudio IGt Umbria 2003
– Agricoltori del Geografico Pulleraia IGT 2004
– Castello di Bossi Girolamo IGT 2001
– Torre di Montemaggio IGT 2004 Fattoria di Montemaggio
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