Ricco e fresco, una bella composizione tra chardonnay rabbioso e acidissimo (non fa malolattica) per un vino sorprendente e dinamico dalle alture del Montenegro. L’uva bianca qui cresce solo grazie all’influenza del lago Scutari ma raggiungono un bella maturità e hanno bisogno di soli 18 mesi per diventare questo croccantissimo metodo classico. Rafano, senape, glicine, pompelmo e limoni ne compongono il primo naso cui fanno subito nocciole e mandorle e qualche tostatura di lievito, sorso deciso e dinamico come dicevamo, non solo per il burek!
La regione del Montenegro, precedentemente appartenente alla Jugoslavia e poi alla Serbia-Montenegro, è diventata uno stato indipendente attraverso un referendum nel 2006. Il nome del paese montenegrino Crna Gora (serbo) significa “montagna nera” e si riferisce al paese montuoso da cui deriva il nome Montenegro. I vigneti più importanti si trovano sui pendii terrazzati meridionali sulle rive del Lago di Scutari.