Spazio e onore al gamay e al Beaujolais che finalmente oggi pare essersi scrollato di dosso l’immagine ingombrante e nociva del “nouveau” degli anni 80 e 90. Oggi questo vitigno in zone di elezione come Morgon dà luogo a vini intensi e pimpanti con note selvatiche di more di rovo, visciole, floreali rossi e carnosi, piccantezza aromatica di pepe nero, spezia.
Sorso di grande dinamismo e con quel tocco di lieve rusticità sapida che non guasta mai. Questa 2020 è giovane ma mostra giù le sue più belle qualità di vino adatto alla bella tavola come sulle tagliatelle di farina di castagno con sugo di anatra di Paolo Gori.