Di ritorno dalla Provenza, una famiglia di origini champenoise che decide di lavorare solo chardonnay e solo grand cru , vinificazione in cemento senza acciaio, barrique usate e foudre molto grandi e uova in grès con la fermentazione separata delle varie parcelle suddivise in vari villages della Cotes de Blancs. Per ora producono solo 20mila bottiglie vendendo gran parte delle uve che coltivano e l’attenzione che mettono è enorme.
Questo millesimo non rivendicato ha solo uve del 2010 , annata difficile che solo per per lo chardonnay può dirsi buona, ha bel colore dorato con ancora tracce verdognoli giovanili, la stoffa del grand cru che emerge prepotente con note agrumate di arancio e mandarino, burro, il classico gesso e talco della zona, nocciole tostate, il lato floreale di biancospino e magnolia, tocco di miele, poi timo, anice. Sorso di bellissima apertura grinta e complessità , vinoso ma anche graffiante al limite dell’asprezza fermandosi un passo prima e regalando una bella dinamica in bocca quando lo si abbina con piatti di bella intensità e persistenza come le Lasagne di ceci, porri e baccalà .