Ecco un rosé d’assemblage ma con colore intenso e scuro, molto claret, quasi da rosso appunto, tonalità pronunciate che colpiscono e in effetti anche il naso è un’esplosione di frutta rossa, un vino audace che risulta fortemente vinoso, con nota evoluta molto forte. Ma nello Champagne rosa davvero “sauvage” di Piper Heidsieck la vinosità in bocca in realtà non c’è: i frutti rossi sono trasportati da agrumi e mandarino verso note più fresche, è audace perché non gioca solo sull’eleganza ma anche su potenza e vinosità, si ha l’impressione davvero di masticare ribes insieme a un frutto più acidulo e speziato, zafferano, pepe, affumicato, qualcosa che fa pensare a cucina e abbinamenti importanti.
Il frutto lo fa sembrare più dolce, ma il dosaggio è relativamente basso (per un rosé) sui 10 gr/lt. 55% pinot nero di cui 25% vino rosso, 30% meunier e 15% chardonnay. Da noi perfetto su Piccione arrosto ma anche una crostata di fragole e pistacchi…