Tra gli esempi migliori di come DP sappia tirar fuori anche da un’annata classica un vero capolavoro, ecco forse la migliore sintesi di un’annata particolare in Champagne con un agosto, umido e fresco, con tanto sole a fine mese e incredibile maturità delle uve con concentrazione elevata di zuccheri e acidità niente male (Alcol potenziale 9,51, acidità totale 7,04).
Questo vintage première plénitude (P1) di Dom Pérignon (che darà origine sicuramente anche ad un P2 sul mercato tra 5-6 anni) nasce come quasi ogni anno dal pinot nero di Aÿ, Bouzy, Verzenay, Mailly e Hautvillers e lo chardonnay di Cramant, Choully, Avize e Le-Mesnil . Annata che vede prevalere (di poco ) il Pinot nero con un 53% lasciano il 47% ad un ficcante chardonnay, il tutto con dosage 6,5 g/l, minimo per equilibrare un comunque grandioso lavoro mirato su acidità freschezza eleganza e fitto rimandi di contrasti tra opulenza e ritmo. Naso di frutta bianca e gialla, iodio e rimandi salini, balsamicità tra salvia rosmarino menta e timo, bocca cremosa dolce invitante e irresistibile che lo rende adatto in moltissime situazioni anche complicate come funghi porcini o preparazioni con amaro nascosto.