Per affrontare l’estate e riequilibrare il nostro fisico una torta da gita fuori porta con un concentrato di benessere. antica preparazione trovata in un antico ricettario. C’era un tempo in cui non c’erano molti pregiudizi verso l’aglio. Al contrario era considerato un toccasana. Le sue virtù antisettiche e il colore bianco erano un
passaporto per entrare in ogni banchetto… La crosta di pasta che racchiude la torta serviva più per proteggere dal calore di forni poco regolabili la delicatezza della preparazione che per essere mangiata, ma per fortuna il progresso qualcosa di buono lo porta e quindi facciamo una pasta che sia buona anche da mangiare, va bene una classica brisée, magari arricchita con qualche uovo (350 farina, 175g burro 2 uova, sale e un po’ di zucchero).
A questo punto addomestichiamo l’aglio scottandolo. Prendete 5 capi d’aglio (non spicchi!), sbucciateli, sbollentateli per ¼ d’ora, scolateli bene e lasciateli raffreddare. Metteteli nel mortaio (nel frullatore va bene lo stesso) insieme a 300g di pecorino marzolino (il formaggio deve essere acidulo, quindi se non avete il marzolino va bene anche ½ pecorino normale e ½ mozzarella di bufala, se vicina alla scadenza è meglio), 3 uova, 200g di lardo a pezzettini. Aggiustate di sale.
Questa è la base, poi se volete dargli un gusto attuale aggiungete noce moscata, se volete osare e conferire un sapore più antico potrebbe andare bene anche un mix di cannella, noce moscata, zenzero, zafferano e uvetta.
A questo punto foderate una teglia con poco più di metà della pasta, mettete dentro pil ripieno e coprite con la pasta rimasta.