Esemplare per dimostrare che dire “chianteggiare” di un Merlot non è una follia, didattico per capire quanto un terreno possa marcare un vitigno spesso anche troppo protagonista. Siamo a Monteraponi, di fianco alle Vigne Alte che danno luce al grandissimo Baron’Ugo. Colore ovviamente deciso e purpureo denso. C’è dolcezza al naso ma non esagera mai e resta nelle righe del territorio anche se mora mirtillo e nota dolce di caramello lo rendono riconoscibile appunto come merlot. Bocca piuttosto morbida e arrotondato, piacevole e immediato ma con una spina acida che lo marca e lo vivacizza rendendolo niente male su arrosti e paste con sughi impegnativi.
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