Stamani ho messo la nuova maglietta (recuperata in Germania ovviamente) a mio figlio e guardandola mi sono quasi commosso. Era una maglietta dei Guns’N’Roses, con un bel angioletto di pietra e la scritta “Sweet Child ‘o Mine”. Improvvisamente mi è balenato un dubbio e sono andato a recuperare il CD e in effetti ecco cosa mi è saltato in testa, “Appetite” è giusto di 20 anni, 1987…
Cioè vuol dire più di mezza mia vita fa usciva forse l’unico disco epocale per la storia del rock che la mia generazione ha visto. Chi è nato negli anni 60 ha avuto i Black Sabbath, i Led Zeppelin, gli AC DC e un sacco di altri…invece noi abbiamo avuto Master Of Puppets dei Metallica e i Guns…
All’epoca ero al liceo ed ero (almeno dentro) un metal kid prigioniero del quadrilatero Anthrax Megadeth Metallica Slayer e all’inizio i Guns non mi stavano simpatici perchè ogni pischello e pischella in discoteca al Tenax e allo Yab ballavano una musica che fino a due mesi prima dicevano di odiare. Però vedere le classifiche piene di rock era comunque bellissimo!
E fantasticare su Sex Drugs And Rock and Roll quando hai 14 anni è il massimo della vita.
Ripensando ad Appetite oggi penso che fu più un parto della droga che del genio, e le mie preferenze vanno sicuramente al capolavoro “vero” dei Guns, ovvero Use Your Illusion I e II, trascuratissimo e sottovalutatissimo.
Ma la vocina da gallina di AXL e i riff di Slash sono state una colonna sonora indimenticabile e l’urlo iniziale di Welcome to the Jungle sembrava messo lì a dire “Guardate che tutto ciò che sembrava rock finora (vedi Motley Crue e glam vario) non lo era”.
E i Guns sono forse stati l’ultima incarnazione dello spirito del Rock duro e puro come lo sognavamo noi da giovani. Sporchi marci cattivi e geniali, ovviamente autodistruttisi in un lustro, ma quello è normale.
Come è normale che adesso mi vado proprio a riascoltare “Paradise city…” ed è normale che invidio Malwin che si può mettere quella maglietta e io no!
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