Monthly Archives: novembre 2016

Chianti Classico Caparsino Riserva 2011 Caparsa

L’annata calda ci regala da subito un naso molto intenso pronto e sfruttatissimo, molto piacevole fra amarena e cassis e ancora frutta di bosco con delle note sensazioni un po’ scure ma che si lasciano molto apprezzare. In bocca ha carattere stile personalità ed anche una leggera aggressività sul tannino che sicuramente conviene aspettare per avere un bicchiere  completo al suo meglio.

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Una cascina in città che insegna il km zero alla giapponese: Takeshi Iwai e “Ada e Augusto” a Milano

Come non mai d’attualità la questione dell’orto in cucina che si sta sempre più trasformando nella cucina direttamente nell’orto… Siamo stavolta a Milano in una vecchia cascina con dentro “Ada e Augusto”, un ristorante gourmet con in cucina Takeshi Iwai che vuole far rivivere l’esperienza del Noma di Redzepi a Copenaghen, ovvero trasferirsi in campagna per stare più vicino possibile al luogo di origine degli ingredienti. Ma non è l’unica sorpresa di questo posto davvero speciale…

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Il Dolcetto gioca in casa domani 17 Novembre da Eataly Torino con Clavesana al God Save the Wine

Al ritorno del nostro Scudetto del vino i piemontesi giocano in casa e quindi all’attacco! Ecco perchè la mezz’ala destra della formazione che scenderà in campo a Torino per il Piemonte sarà un ruolo fondamentale che solo il Dolcetto potrebbe ricoprire…

Ci sono pochi territori di così abbacinante bellezza come quello in cui nasce il Dogliani, uno dei territori di eccellenza del Dolcetto, di certo una delle uve con il potenziale meno sfruttato d’Italia. In lontananza la vista delle Alpi innevate tutto l’anno e l’inizio delle colline che poi diventeranno Langhe per un territorio che ha visto nascere tanti protagonisti della storia del nostro paese. In mezzo a questo la fatica e il lavoro della coltivazione di quest’uva che richiede all’anno il numero più alto di ore lavoro per i contadini e che dona vini beverini fruttati e piacevolissimi ma anche qualche idea ancora da esplorare di longevità complessità e struttura. Clavesana è una cantina cooperativa dove confluisce il lavoro di 350 famiglie di “coviticoltori” che mettono insieme la loro esperienza e passione a dare una gamma di prodotti molto ampia che coprono ogni sfumatura della viticoltura fortemente autoctona di questa parte di Piemonte che copre ben 10 comuni: Belvedere, Clavesana, Cigliè, Dogliani, Farigliano, Marsaglia, Monchiero, Murazzano, Piozzo, Rocca Cigliè.

direttore_annabracco

Parliamo del ruolo in campo del Dolcetto con Anna Bracco, direttore.

 

1- E il Vostro Vino in che ruolo gioca? Raccontaci come giocherebbe un tuo vino sul campo da calcio dell’italia e a quale giocatore assomiglia...

Il Dolcetto (e quindi il vino che oggi ne deriva, il Dogliani docg) ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella nazionale piemontese dell’enocalcio. Il Dolcetto non è un mediano, ruolo che casomai potrebbe spettare al Barbera, né un terzino fluidificante, posizione eventualmente adatta a vitigni come il Grignolino. Non è neppure un trequartista come il Barbaresco, né un’ala come certi Nebbioli del Nord.

Il Dolcetto è un 8, una mezz’ala destra, di quelle che Brera avrebbe chiamato “euclidea” per la sua capacità di tessere geometrie, di coagulare il gioco unendo tecnica e fosforo, visione e invenzione. Una mezz’ala che non vuole fare il 10, ma senza la quale il 10 non potrebbe giocare, né la squadra vincere. Un giocatore sapiente e affidabile, capace di fare gol ma anche di unire lo spogliatoio con il suo carisma sobrio e piacevole.

Il Dogliani ricorda Fabio Capello, piedi buoni e tempra d’acciaio, grinta, ottima visione di gioco e senso tattico. Quel Fabio Capello che con la maglia azzurra conquista un posto d’onore nella storia del calcio: il 14 novembre 1973 sigla il gol della prima storica vittoria dell’Italia a a Wembley contro l’Inghilterra. Ed è poi divenuto uno degli allenatori italiani più vincenti di sempre.

 

Avremo grandi ingredienti di stagione, funghi e tartufi, raccontaci il piatto con questi ingredienti dove il tuo vino ha dato il meglio di sè o la tua ricetta preferita!

Tajarin al burro e tartufo e Tajarin ai funghi, splendidi con il dolcetto!  I tajarin sono la pasta all’uovo dell’antica tradizione piemontese. Il termine “tajarin” significa tagliolini, un formato di pasta fresca all’uovo simile alle tagliatelle ma più fini, con una larghezza inferiore: le tagliatelle infatti sono larghe circa 1/2 cm mentre i tajarin sono larghi circa 3 mm. La ricetta tradizionale dei tajarin prevede l’utilizzo del solo tuorlo dell’uovo (e non delle uova intere) in proporzione variabile a seconda di chi li cucina, di 1 tuorlo ogni 100 g di farina fino ad arrivare a 40 tuorli per chilo di farina! I tajarin piemontesi vengono tipicamente conditi con sugo d’arrosto, ragù di frattaglie ma sono insuperabili da gustare con burro e scaglie di tartufo bianco o con un semplice sugo di funghi.

 

Vini in degustazione:

  • Clavesana Dogliani docg 2015
  • Il Clou Dogliani Superiore docg 2012
  • Allagiornata 110 (Dogliani Superiore) docg 2013
  • Olo Barolo docg 2011
  • Allagiornata 1053 (Langhe Pinot nero) doc 2014

 

Cantina Clavesana S.c.a.

Frazione Madonna della Neve, 19

12060 Clavesana (CN)

Piemonte

Italia

Cocktail Dinner da Burde venerdi 25 novembre! Cavolo, pecora, cervo, torta di mele e il genio di Luca Picchi al mixer

Sapete come ci piaccia ogni tanto mescolare le carte e sorprendervi con serate inconsuete sempre e comunque legate alla tradizione vista con occhi nuovi. Venerdi 25 novembre prossimo Luca Picchi,  lo storico barman del Rivoire e presidente AIBES per una vita ci condurrà in una cocktail dinner particolarissima. Miscelati con Rum, Vodka, Armagnac e Gin si alterneranno ai piatti di Paolo Gori per una cena che non mancherà di sorprendervi!

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Caparsa Chianti Classico Riserva Doccio a Matteo 2003

Il vino più particolare di Paolo Cianferoni, il cru “americano” diciamo così per il passaggio in barrique. Nel 2003 è un vino molto speciale, un vino con eleganza soffusa e misurata che traduce l’annata ma riesce a tenerla fresca e piacevole con un grandissimo corredo speziato. Il naso inizia su note di amarena, tabacco, anice finocchio selvatico ma anche una bellissima sapidità e note ferrose al naso che colgono una bella evoluzione ma soprattutto è in bocca che si rivela un grandissimo vino ancora da tavola con un tannino colto al momento giusto che nella 2003 non era così scontato.

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Hundred Fifty Eight – 158 Alta Langa 2005 Fontanafredda

La cuvèe celebrativa del centocinquantottesimo compleanno di Fontanafredda (diversa ogni anno per ogni compleanno!) si presenta a base pinot nero e chardonnay annata 2005 con quasi dieci anni sui lieviti. Un vino sorprendente che unisce un’estrema freschezza immancabile a queste latitudini e lo sposa con un lato decadente che richiama i manifesti e le locandine anni ’50 che lo presentano in sala.

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Rosso dei Notri IGT Toscana 2014 Tua Rita

Il manifesto programmatico di Tua Rita ancora più che il Giusto dei Notri perché incarna la piacevolezza e la pulizia estrema dei vini con una immediatezza e levità da vino da tutti i giorni. Naso accattivante e quasi imponente di frutto di bosco piacevolissimo nero e rosso ribes, prugna, pesca, con spezie lavanda macchia mediterranea, balsamico e tabacco.

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La Terracotta e il Vino 19-20 Novembre 2016, all’Impruneta per capirne di più degustando insieme

Di certo uno dei fenomeni mediatici ed enologici degli ultimi anni e quello con il fascino maggiore posto come è tra antico e moderno! La terracotta come strumento di vinificazione è antichissimo ma solo da poco in Italia e nel mondo ne sono stati riscoperti vantaggi e possibilità…e chissà quanto altro c’è da capire ancora! Convegni come quello del 19-20 Novembre all’Impruneta sono semplicemente indispensabili per aggiornarsi ed assaggiare vini davvero unici e spesso eccezionali. Il programma di quest’anno poi è ricchissimo con tanti ospiti internazionali e i maggiori esperti italiani di vinificazione in questo nuovo meraviglioso antico e modernissimo materiale, la terracotta!

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Domenica 13 novembre tutti alle corse! Torna il Palio degli Esercizi Storici Fiorentini all’Ippodromo di Firenze e anche su Sky…

Ecco un’occasione per passare un giorno alle corse con tutta la famiglia per riscoprire insieme il fascino della grande ippica e al contempo conoscere le nostre botteghe storiche. Domenica 13 novembre va in scena di nuovo il Palio degli Esercizi Storici fiorentini all’Ippodromo del Visarno di Firenze. A partire dalle 12:30 corse e apertura banchi enogastronomici aperti a tutti e la Compagnia delle Seggiole che si esibirà nella lettura radiofonica de “Il Grillo Canterino” , noi ci saremo come ogni anno!

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Scudetto del vino gara di ritorno, 17 Novembre a Eataly Torino con Castelli del Grevepesa a centrocampo e attacco

Lo scudetto del vino si assegna in trasferta e serve spirito di squadra come non mai! Ecco che allora una cantina sociale importantissima e storica del comprensorio fiorentino è fondamentale da portarla in squadra a Torino…

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